Disoccupazione e INPS
Vediamo in che modo il nostro sistema assistenziale aiuta coloro che perdono il proprio lavoro.
La perdita del posto di lavoro è capace di sconvolgere la vita di una persona, soprattutto, ma non solo, dal punto di vista economico. Per questo motivo è fondamentale capire in che modo il nostro sistema assistenziale va incontro a coloro che perdono la propria occupazione lavorativa.
1. INPS e indennità di disoccupazione
L’indennità di disoccupazione può essere definita come una somma erogata dall’INPS in favore di coloro che perdono involontariamente il proprio posto di lavoro, ad esempio perché il datore di lavoro è fallito o perché il lavoratore era stato assunto con contratto di lavoro a tempo determinato e lo stesso non gli è stato rinnovato.
In queste situazioni si può accedere alla NASPI, ossia alla Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, nota comunemente come indennità di disoccupazione o sussidio di disoccupazione ed erogata dall’INPS a determinate condizioni.
2. Disoccupazione INPS: requisiti.
Come accennato, per poter beneficiare del sussidio di disoccupazione, il lavoratore deve aver perso il proprio posto di lavoro in modo del tutto involontario, quindi nel caso in cui il lavoratore decida volontariamente di licenziarsi non potrà accedere a tale beneficio.
Deve inoltre trattarsi di lavoratori subordinati, quindi sono esclusi i liberi professionisti, mentre possono usufruire di tale sussidio anche gli apprendisti e i soci lavoratori di cooperative, purché abbiano con la cooperativa un contratto di lavoro subordinato. Per quanto concerne i dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni, invece, essi avranno diritto all’indennità di disoccupazione solo se assunti a tempo determinato, mentre i dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni a tempo indeterminato non possono usufruire di tale indennità.
Non possono richiedere il sussidio di disoccupazione nemmeno gli operai agricoli a tempo determinato e indeterminato, nonché i lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale, per i quali si applica una normativa differente ed a loro specificatamente dedicata.
Il lavoratore dovrà poi possedere alcuni requisiti contributivi e lavorativi:
- per quanto concerne i requisiti contributivi, si richiede che il lavoratore abbia accumulato almeno tredici settimane di contribuzione nei quattro anni antecedenti la disoccupazione;
- per quanto riguarda il requisito lavorativo, invece, è necessario che il richiedente abbia lavorato almeno trenta giorni effettivi nel corso dei dodici mesi antecedenti la disoccupazione.
3. Indennità di disoccupazione: durata e importo.
Per capire per quanto tempo sarà erogata l’indennità di disoccupazione bisogna fare riferimento alla propria contribuzione.
L’indennità sarà infatti erogata mensilmente e per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi quattro anni, escludendo naturalmente i periodi contributivi che hanno già dato luogo ad un’altra erogazione dell’indennità di disoccupazione.
Per quanto concerne invece l’importo che verrà erogato dall’INPS, esso è stabilito da una circolare emanata dall’ente stesso, ma il calcolo può essere agevolmente richiesto allo sportello INPS presente sul proprio territorio.
4. Come presentare all’INPS la domanda di disoccupazione.
Secondo la nuova normativa, la domanda di disoccupazione può essere presentata entro 68 giorni, decorrenti, salvo casi particolari, dalla data di cessazione dell’ultimo rapporto di lavoro.
La domanda suddetta può essere alternativamente inviata all’INPS nei seguenti modi:
- attraverso il portale dell’INPS, accedendo alla propria pagina in seguito alla digitazione del PIN fornito dall’ente stesso;
- contattando l’INPS telefonicamente;
- usufruendo dei servizi telematici offerti dagli enti di patronato.
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