È possibile rateizzare quanto dovuto a Equitalia? Come fare?

Ricevere una cartella esattoriale non è mai piacevole, ma cerchiamo di capire come è possibile diluire nel tempo la somma dovuta.

1. In quali casi è possibile rateizzare la somma dovuta ad Equitalia?

La domanda di rateizzazione ad Equitalia può essere presentata in qualsiasi momento da cittadini o imprese che abbiano ricevuto una cartella esattoriale: l’ente di riscossione, infatti, non indica alcun termine entro il quale è necessario presentare la relativa domanda.

Non solo non vi è alcun termine di decadenza, ma non vi è nemmeno una somma minima necessaria per poter accedere alla dilazione di cui si discute.

Vi è solo una distinzione per quanto concerne la modulistica da presentare:

- nel caso in cui il debito sia inferiore a 60mila euro, sufficiente presentare un’autodichiarazione relativa alla propria situazione di difficoltà economica, semplicemente barrando la relativa casella presente nel modulo contenente l’istanza di rateizzazione;

- nel caso in cui invece il debito sia superiore a 60mila euro, non basterà più un’autodichiarazione relativa alla propria situazione di indigenza economica, ma sarà necessario allegare all’istanza l’indicatore della situazione economica equivalente (Isee), il quale, tra l’altro, può essere calcolato anche online, collegandosi al sito dell’Istituto nazionale di previdenza sociale (Inps) oppure, in alternativa, ci si può recare al patronato più vicino per ottenere la relativa assistenza.

Per determinare tale importo, non dovrà farsi riferimento esclusivamente alla cartella esattoriale per cui si chiede la rateizzazione, ma anche all’eventuale somma che sia ancora dovuta all’ente per precedenti piani di dilazioni, non ancora estinti.

2. In quante rate può essere suddiviso il debito?

Equitalia può concedere una rateizzazione pari a 72 rate al massimo (piano ordinario), a prescindere dall’importo del debito, quindi anche nel caso in cui questo sia superiore a 60mila euro.

È possibile tuttavia richiedere un piano di rateizzazione più ampio, ma in ogni caso pari al massimo a 120 rate di importo costante (piano straordinario), dimostrando di non poter estinguere il proprio debito sulla base del piano ordinario. Ciò può accadere laddove il debito sia superiore al 20% del reddito mensile del proprio nucleo familiare: per fare un esempio, se il reddito mensile del proprio nucleo familiare è pari a 2mila euro, il piano straordinario potrà essere richiesto nel caso in cui il debito sia pari o superiore a 400 euro.

Anche in questo caso dovrà essere allegata alla domanda di rateizzazione la certificazione Isee, a prescindere dalla somma oggetto della cartella esattoriale di cui si chiede la dilazione.

3. Come presentare la richiesta di rateizzazione

La richiesta di rateizzazione ad Equitalia deve essere presentata compilando necessariamente il modulo predisposto dall’ente stesso e reperibile presso lo sportello competente per territorio oppure online.

Vi sono due moduli differenti, relativi rispettivamente a debiti inferiori o superiori a 60mila euro, alla luce della distinzione sopra descritta.

Il modulo, una volta compilato, può essere presentato all’ente di riscossione nei seguenti modi:

- recandosi direttamente allo sportello Equitalia competente per territorio, sportello che è indicato nella stessa cartella esattoriale e consegnando il modulo di persona;

- inviando una raccomandata allo sportello Equitalia competente per territorio. L’indirizzo è riportato sempre sulla cartella esattoriale;

- online, ma solo nel caso in cui il debito non sia superiore a 60mila euro.

Alla domanda di rateizzazione dovrà essere inoltre allegata una copia della propria carta d’identità, ma solo nel caso in cui il relativo modulo non sia presentato personalmente allo sportello. Laddove ci si rechi allo sportello per consegnare la propria domanda di rateizzazione, quindi, non sarà necessario avere con sé una copia della propria carta d’identità, ma esclusivamente l’originale, il quale potrà essere richiesto dall’addetto Equitalia per verificare l’identità del richiedente.  

4. Perché è bene pagare alle scadenze previste?

Se i pagamenti sono effettuati secondo le scadenze previste, al cittadino non può essere imputato alcun inadempimento e quindi Equitalia non può procedere, iscrivendo eventuali fermi amministrativi o ipoteche, né può attivare alcuna procedura di riscossione e ciò già a partire dal pagamento della prima rata.

Anche se il debito non è estinto, infatti, il debitore si mostra adempiente effettuando i pagamenti secondo le scadenze previste, quindi Equitalia non può andare avanti con alcuna procedura di riscossione.

Nel caso in cui tuttavia l’ente di riscossione abbia già predisposto un fermo amministrativo, il debitore può domandarne la sospensione una volta che abbia effettuato il pagamento della prima rata.

La dilazione inoltre può essere revocata nel caso in cui il debitore non paghi 5 rate, anche non consecutive, quindi è bene effettuare i pagamenti seguendo il piano di rateizzazione predisposto da Equitalia, al fine di poter continuare a beneficiare della relativa dilazione di pagamento.

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